La produzione di pellet ha avuto inizio in Europa e nel Nord America durante la crisi petrolifera del 1970. Dal 2000, il mercato del pellet è cresciuto molto rapidamente, con un aumento di almeno dieci volte in 12 anni. Nel 2000, la produzione annua era di circa 1,8 milioni di tonnellate. Entro la fine del 2012, c’erano 760 impianti di produzione di pellet pari ad una capacità produttiva globale di 42 milioni di tonnellate con una produzione effettiva che va da 22,4 milioni a 24,5 milioni.
Durante questo periodo (2000-2012), sono emersi alcuni nuovi paesi di produzione: alcuni paesi dell’UE, Russia, Cina, Brasile.
Attualmente l’Unione Europea rimane di gran lunga il maggior produttore di pellet al mondo con una produzione effettiva di circa 11,2 milioni di tonnellate nel 2012. I primi quattro Paesi produttori sono Germania, Svezia, Lituania e Lettonia che complessivamente realizzano il 40% del pellet prodotto in Europa.
Per quanto riguarda il consumo mondiale di pellet, esso varia da 22,4 milioni a 24,5 milioni di tonnellate. L’UE è di gran lunga il più grande consumatore di pellet in tutto il mondo con un consumo medio di 15,1 milioni di tonnellate nel 2012.
Le proiezioni attuali indicano che il consumo europeo continuerà ad espandersi. La domanda di pellet in Europa infatti è destinata a crescere in funzione della normativa favorevole al suo utilizzo e della disponibilità di incentivi.
In Italia la produzione di pellet si è assestata, nel 2012, sulle 550 mila tonnellate con una crescita del 5,8% rispetto all’anno precedente. Solo una quota molto modesta del pellet italiano viene destinata ai mercati esteri (0,5%).
Il consumo atteso per il mercato nazionale, stimato all’interno del “Pellet heating demand outlook” sulla base di un consensus PellCert, EPC, Ekman, al 2015, si aggira sui 3,1 milioni di tonnellate e, al 2020, sui 4,3 milioni di tonnellate; ciò significa un tasso medio annuo atteso di crescita attorno al 9%.
Un dato importante: con un consumo di quasi 8 milioni di tonnellate, il settore del riscaldamento copre una quota di oltre il 50% del consumo totale di pellet in Europa.