Il conto termico 2019

CONTO TERMICO 2.0

In cosa consiste

A partire dal 03/01/13 è entrato in vigore il cosiddetto “Conto Energia Termico” che prevede un contributo in denaro per l’acquisto di stufe, termocamini e caldaie a biomassa che rispondano a particolari requisiti e che siano installate in sostituzione di alcune tipologie di impianti di riscaldamento già esistenti.

Quindi non si tratta di una detrazione fiscale ma di un incentivo erogato direttamente dal GSE al richiedente in due anni (per stufe, termocamini, o caldaie fino a 35 kW) o in cinque anni (per caldaie sopra i 35 kW).

Il Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 Maggio 2016 , potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno introducendo alcune variazioni significative quali:

  • La procedura di accesso diretto
  • L’innalzamento del limite per l’erogazione dell’incentivo in un’unica rata (dai precedenti € 600 agli attuali € 5000)
  • La riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi

Il calcolo dell’incentivo viene misurato in base all’ energia termica prodotta e l’incentivo dura 2-5 anni, a meno che il totale dell’importo non superi i € 5.000 e solo in questo caso viene corrisposto in un’unica rata.

Il principio virtuoso del legislatore è semplice: incentivare la sostituzione di apparecchi obsoleti, cioè con bassi rendimenti ed alti emissioni, premiando chi installa apparecchi di ultima generazione che garantiscono invece basse emissioni in atmosfera ed alti rendimenti energetici.

A partire da gennaio 2019, cambiano le regole in merito alle caldaie e stufe domestiche: saranno infatti accettate solo le istanze di Conto Termico di quegli strumenti in possesso di certificazione ambientale. Per chi non lo sapesse, il Conto Termico è un incentivo statale del Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) che riguarda gli interventi di incremento dell’efficienza energetica degli edifici.

Per volere del GSE, come come indicato nel DM 186/2017, bisognerà andare a richiedere il rilascio della certificazione ambientale del generatore di calore. A farlo è il produttore che dovrà prima di tutto sottoporre lo strumento a prove previste, che serviranno per poter così attestare la pertinente classe di qualità. A quel punto sarà poi rilasciata la suddetta certificazione ambientale nel giro di 9 mesi dal momento della ricezione della richiesta.

Come funziona la certificazione per il Conto Termico

Il produttore, quando otterrà la certificazione ambientale, avrà il dovere di indicare nel libretto di installazione, uso e manutenzione le seguenti informazioni:

  • La classe di appartenenza;
  • Le modalità corrette di gestione;
  • Le prestazioni emissive;
  • Il regime di funzionamento ottimale;
  • Le configurazioni impiantistiche;
  • I sistemi di regolazione.

Inoltre, il GSE ha confermato che il prossimo aggiornamento legato al Catalogo apparecchi, andrà a tener conto dell’obbligo della certificazione, sia per l’inclusione delle componenti, che per quelli nuovi. A breve sarà poi specificata anche una scadenza temporale per effettuare la presentazione dei certificati che si riferiscono ai componenti già inclusi. Qualora non vi sia la trasmissione dei certificati, sarà poi automatica l’esclusione dei componenti già inclusi in precedenza del Catalogo.

Soggetti ammmessi

Al Conto Termico sono ammessi :

  • Le amministrazioni pubbliche che includono anche gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali che possono richiedere l’incentivo per interventi di incremento dell’efficienza energetica e per interventi di piccole dimensioni relativi a impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza.
  •  I soggetti privati ovvero persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario, per i quali sono destinati incentivi solo per gli interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza;

Tipologia di interventi incentivabili

Esistono sostanzialmente due tipologie di interventi incentivati, ovvero quelli solamente riservati ai soggetti pubblici e quelli riservati sia ai soggetti pubblici che a quelli privati. 

Gli incentivi previsti per le pubbliche amministrazione riguardano lavori di:

  • Isolamento termico di superfici opache circoscriventi il volume climatizzato;
  • Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi circoscriventi il volume climatizzato;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie più efficienti a condensazione;
  • Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili.
  • Trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB);
  • Sostituzione con dispositivi efficienti dei sistemi per l’illuminazione;
  • Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

I soggetti privati e e le amministrazioni pubbliche possono richiedere incentivi per:

  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica.
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti, con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentati da biomassa.
  • Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale.
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

Gli interventi citati dovranno essere realizzati con dispositivi di nuova costruzione e con requisiti tecnico prestazionali ben definiti dalla normativa.

Procedura di accesso agli incentivi

Il soggetto che ha effettuato gli interventi di cui sopra deve presentare, entro 60 giorni dal termine dei lavori, una “richiesta” al G.S.E. (Gestore Servizi energetici), ente statale alle dipendenze del ministero dello sviluppo Economico tramite portale telematico, ove saranno anche elencati i prodotti idonei alla richiesta dell’incentivo stesso al fine di semplificare ulteriormente l’iter della richiesta di incentivo, oltre ad avere la certezza dell’accettazione della domanda. 

L’incentivo non è cumulabile con altri incentivi statali in corso.(es. detrazioni fiscali al 50% o 65%).

Ammontare e durata dell’incentivo 

La metodologia per il calcolo degli incentivi è descritta in maniera approfondita nell’Allegato II del DM 16 Febbraio 2016.

L’incentivo può arrivare a coprire:

  • fino al 65% della spesa sostenuta per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB);
  • fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione;
  • fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
  • anche fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
  • il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.  

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