Guerra in Ucraina: quali sono gli errori commessi dalla Russia?

Le forze armate di Mosca, in questi due mesi di conflitto, hanno commesso degli errori che hanno sorpreso anche gli esperti militari occidentali. Dall’ipotesi iniziale di una guerra lampo, all’offensiva su più fronti senza il raggiungimento della superiorità aerea, alle colonne corazzate senza sostegno e vulnerabili alle imboscate, alla mancanza di coordinamento, fino alla sottovalutazione della resistenza ucraina.

La guerra russa in Ucraina è iniziata da più due mesi e, in questo periodo, le forze armate di Mosca hanno commesso degli errori che hanno sorpreso gli analisti militari occidentali. Da un’offensiva iniziale su più fronti senza il raggiungimento della superiorità aerea, alle colonne corazzate senza sostegno e vulnerabili alle imboscate, alla mancanza di coordinamento, fino alla sottovalutazione della resistenza ucraina: scopriamone le possibili cause.

Gli analisti concordano sul fatto che l’obiettivo iniziale del presidente russo Vladimir Putin fosse una guerra lampo che portasse a una rapida deposizione del governo di Zelensky: le forze messe in campo, però, non erano state calibrati per affrontare una forte resistenza come quella opposta dagli ucraini.

Perché l’intelligence ha commesso questi errori di calcolo? “I leader politici russi hanno imposto al comando militare uno scenario assolutamente assurdo, secondo il quale tutto sarebbe accaduto come durante l’annessione della Crimea nel 2014. Pretendevano che l’esercito russo venisse accolto come liberatore in tutta l’Ucraina, tranne che nei territori occidentali. È chiaro che il comando militare russo non era pronto per tale resistenza da parte degli ucraini”, ha spiegato l’esperto militare russo Alexandre Khramchikhine.

Lo scorso 24 febbraio, la Russia ha dato il via all’offensiva su tre fronti simultanei, spargendo i suoi 150mila soldati a Nord verso la capitale Kiev, a Est e a Sud. Le truppe di terra si sono mosse senza aver raggiunto il controllo dello spazio aereo, nonostante 500 velivoli mobilitati: questo, secondo tutti gli specialisti, è stato un grosso errore.

A terra, poi, le manovre si sono rivelate farraginose, mostrando intoppi nella catena di comando e lacune nell’addestramento. In due mesi, secondo il blog specializzato Oryx, i russi hanno perso oltre 500 carri armati e più di 300 veicoli blindati.

Inoltre, i numerosi attacchi russi sono mancati di precisione: secondo Washington, solo il 50% degli attacchi di migliaia di proiettili ha colpito il bersaglio previsto. Al contrario, “gli ucraini erano straordinariamente preparati. Hanno organizzato una vera e propria operazione diversiva senza cercare di difendere i loro confini, nel raggio del fuoco dell’artiglieria, ma diluendo invece le loro risorse terrestri e aeree nel territorio e raggruppandosi nelle città, per complicare l’offensiva russa”, ha spiegato una fonte militare europea.

Gli ucraini hanno un vantaggio sul campo. Combatteranno una battaglia di posizione per complicare la manovra e il rifornimento russi”, ha commentato un alto funzionario francese, osservando però che Kiev ora dovrà fare i conti con linee di rifornimento molto allungate, perché le armi fornite da Stati Uniti ed Europa provengono da Ovest.